Nelle intenzioni della Casa bavarese, la BMW i8 si propone come una vettura di chiara impostazione sportiva in grado di mettere d’accordo prestazioni estremamente brillanti con consumi da utilitaria. Le soluzioni “verdi” sono state prioritarie in ogni stadio dello sviluppo dell’auto, e rimangono tali anche nel suo ciclo di produzione.
Il progetto della BMW i8 si basa su uno studio stilistico di coupé dalle linee estreme, molto tese, sicuramente emozionanti, e sulla sua realizzazione mediante tecnologie d’utilizzo della fibra di carbonio mutuate dall’industria aerospaziale, specificamente quelle sviluppate dall’americana Boeing per la costruzione del 787, l’aereo da trasporto realizzato interamente in materiali compositi. La BMW ha investito in modo massiccio nel progetto, convertendo la fabbrica di Lipsia all’utilizzo di queste tecnologie, tutte “a freddo”, quindi ecologicamente “corrette” in quanto riducono drasticamente il consumo di energia. La costruzione in fibra di carbonio della scocca consente di ottenere strutture molto più leggere, ma estremamente rigide e robuste. Inoltre, permette di realizzare elementi con curvature complesse, lasciando così mano ancora più libera agli stilisti (che, di certo, non si sono fatti ripetere l’invito): il profilo della vettura è filante, tagliente e muscoloso, ulteriormente sottolineato dall’assetto “rasoterra” e dai pneumatici da 20 pollici.
Le forme filanti e compatte non fanno percepire le effettive dimensioni della carrozzeria, che sono rilevanti per una vettura di questa categoria. A partire dalla lunghezza di 468 cm, solo in parte giustificata da un’abitabilità 2+2 che ci è parsa decisamente teorica: più logico utilizzare i posti posteriori per stivare il bagaglio in più, visto che il vano destinato a questo scopo ha una capacità di soli 154 litri. La vocazione sportiva della vettura è ulteriormente sottolineata da un interno perfettamente conformato per la guida sportiva, a cominciare dai sedili e dal volante di piccolo diametro.
Le portiere sono ad apertura verticale e l’accesso ai posti anteriori richiede un minimo di “flessibilità”. Il posto di guida è molto razionale: la strumentazione è del tipo attivo e muta di colore e funzioni a seconda del programma di guida selezionato. Il display centrale fornisce una grande varietà di informazioni, dalla mappa del navigatore al sistema di trasmissione utilizzato. La dotazione di sistemi elettronici di assistenza alla guida è completa e di grande efficienza è anche il sistema di connessione alla rete informatica. Le prestazioni variano secondo il programma selezionato: nelle modalità Eco-Pro e-Drive, la velocità massima è limitata a 120 km/h, ma se si passa alla Sport la punta, limitata elettronicamente, arriva a 250 km/h e lo “0-100” richiede solo 4,4 secondi. In questa modalità la guida è decisamente gratificante, caratterizzata da una fulminante risposta in potenza e da accelerazioni poderose. L’assetto è molto performante, con caratteristiche di grande neutralità e precisione di risposta allo sterzo: la BMW i8 si conferma una vettura effettivamente sportiva. Il tre cilindri merita una nota specifica: si tratta di una scelta razionale, in ragione della compattezza che ne ha consentito una collocazione ottimale, ed è anche eccezionalmente potente in rapporto alla sua cilindrata. Ma il suo sound non è particolarmente gradevole e, ai bassi regimi, vibra in modo avvertibile.Fra le dotazioni di serie e optional, pregevole la qualità dei gruppi ottici anteriori con tecnologia LED, cui è possibile integrare nuove unità laser di straordinaria potenza illuminante.